Dalmasson lancia la sua scommessa: “Ruzzier titolare in Legadue”

Coach Dalmasson: “Il prossimo anno Ruzzier sara’ il play titolare”

Sgomberiamo il campo da banali conclusioni: la riunione avvenuta fra Eugenio Dalmasson, il Presidente Rovelli e l’ad Fulvio Degrassi, pur registrando contenuti importanti in proiezione futura, non ha avuto i crismi dell’ufficialita’, nel senso che ancora nessun contratto e’ stato confermato/firmato (coach compreso ndr.).

Posto quanto sopra descritto, si e’ fatto il punto della situazione, ma dal punto di vista economico ancora tanti step sono attesi, dalla riunione con la new entry Paolo Francia di domani, alle promesse fatte al sindaco Roberto Cosolini da realta’ imprenditoriali locali; iter che dovrebbe poi garantire il famoso budget di 1.300.000,00 euro garantito per la stagione 2012/13 dell’ Acegas Trieste in Legadue.

Allora coach, e’ plausibile pensare in un roster 2012/13 composto dalla gran parte del nucleo promozione dello scorso anno, piu’ due extracomunitari e un comunitario?

E’ assolutamente utopico pensare di confermare gran parte del gruppo dello scorso anno; le logiche economiche della categoria impongono un raddoppio degli esborsi, per cui e’ impensabile andare incontro ad un investimento tale o ancor peggio ad una proposta “poco rispettosa” agli atleti. Al di la’ quindi dei giocatori sotto contratto come Carra e Gandini, affiancati ai giovanissimi Ruzzier e Urbani, il resto e’ tutto da valutare.

L’impressione di chi scrive e’ che ai quattro indicati dal coach ci sara’ uno sforzo per trattenere Mastrangelo, mentre gli altri a malincuore dovranno rinunciare a proseguire il rapporto in terra giuliana.

E’ anche vero pero’ che le sparizioni di Treviso e Bologna mettono sul mercato tanti giocatori italiani per poche squadre abbienti; gioco forza quindi vedere nel tempo il valore del loro ingaggio abbassarsi per non restare disoccupati…

Questo e’ senz’altro vero ma non adesso, la valutazione degli italiani di livello e’ ancora molto alta; poi, la nostra politica, lo ricordo sempre come un “must” societario, e’ quella di valorizzare i giovani cestisti (possibilmente regionali), non di svernare mestieranti del gioco. La ricerca quindi con Dario Bocchini va nella direzione di spendere come investimento, esattamente in linea con quanto fatto l’anno scorso, magari cercando supporto e solidita’ nella scelta degli stranieri.

A proposito, la piazza attende i nomi degli extracomunitari come il segno tangibile di un ritorno nell’elite del basket; a prescindere dai costi, quali caratteristiche cerca nei giocatori che dovranno fare la differenza?

Sicuramente un giocatore con punti nelle mani, inquadrabile, per logica, nel reparto esterni; paradossalmente il campionato permetterebbe anche quattro coloured in campo, anche nell’ottica dei costi ribassati rispetto agli italiani, ma non e’ neanche pensabile giocare a 2-3 scommesse in quei ruoli; infatti penso che un rookie sia il massimo del rischio che noi come societa’ neopromossa possiamo permetterci.

La guardia con i punti nelle mani alleggerira’ la responsabilita’ di Michele Ruzzier che, lo dico gia’ adesso, nella mia testa sara’ il play titolare del prossimo anno. Non ho paura di questa scommessa, un anno in piu’ e la dimostrazione di gestire la squadra nella scorsa stagione, sono discrete garanzie per un allenatore che, fra l’altro, rimane coerente con quello detto prima, la valorizzazione dei giovani passa anche per questi azzardi calcolati.

…necessita’ virtu’ di un anno transitorio in Legadue…

e’ proprio cosi, questi 10 mesi in Legadue sono paradossalmente il prezzo alto da pagare per “la gloria”; in termini finanziari la logica del campionato, per come e’ strutturato, e’ che la societa’ sara’ costretta a spendere 400-500.000,00 euro di piu’ rispetto a quello che potrebbe essere la riforma dei campionati del 2013/14. Per cui un budget che oggi puo’ essere visto come risicato, l’anno prossimo potrebbe considerarsi buono per la categoria.

Ma la filosofia della Pallacanestro Trieste 2004 non intacca l’ottimismo di un progetto, e’ finita l’epoca dei piagnistei ed e’ ora di continuare a lavorare nella direzione intrapresa, lanciando i giovani e facendo capire che Trieste e’ una piazza solida e lungimirante, una realta’ che antepone la costruzione di un futuro a logiche ingorde di effimere soddisfazioni nel presente.

Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)

Pubblicato il luglio 16, 2012 su HighFive, News. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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